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«Un'esperienza esistenziale, quasi non comunicabile per strade razionali. Un bilanciarsi (o sbilanciarsi?) tra il voler comprendere e il trovare risposte e poi l'attonito silenzio del cuore di fronte al mistero. Cosa sono queste mie Lettere? Un pezzo di racconto autobiografico trovato in un cassetto della memoria, frammenti, recuperati, ricuciti, disseminati nel tempo... Sono forse il tentativo di storicizzare un incontro che ha segnato tutta la mia vita?». Così scrive Milena Kunz-Bijno, pittrice, madre, torinese doc e moglie di un diplomatico, che attraversa mondi geografici, ideologici e religiosi, affamata di verità che diano un senso alla vita. Incontra Sai Baba e questo incontro la sconvolge, indirizzando poi il suo percorso umano a cercare più in profondità il Divino. Senza forzature ideologiche o dogmatiche, ma con impegno e una faticosa ricerca disseminata non da certezze, ma da profonde introspezioni, l'autrice propone con una scrittura semplice il racconto di un vissuto interessante e importante. In questo tempo in cui le mails attraversano il mondo a velocità pazzesca, scrivere lettere sembra anacronistico, quasi museale.